trattamenti avanzati e rituali anomalie cute

Il cuoio capelluto ha attività proprie ed annesse alla crescita dei capelli. Attraverso una corretta pulizia si intende liberarlo da sostanze che possono compromettere il buon funzionamento come sebo in eccesso sottocute, tossine e cellule morte depositate sullo stesso.

I nostri rituali per la pelle hanno l’obiettivo di fornire soluzioni per normalizzare inestetismi, controllare malattie comuni del cuoio capelluto e allo stesso tempo promuovere una buona ricrescita dei capelli, contribuendo senza interferenze.

La maggior parte dei nostri clienti eseguono con costanza e regolarità i rituali, poiché hanno riscontrato positivamente il beneficio di avere una cute igienizzata, pulita, e detossinata.

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Che cos’è e come riconoscerla:

La Tricodinia e una una sensazione di fastidio cronico, avvertito sulla superficie del cuoio capelluto.

Questa manifestazione può essere sporadica o cronica.

È un disturbo caratterizzato da fastidio o dolore persistente e questa sensazione può essere più o meno intensa e può prepararsi a periodi o cronicizzare.

La Tricodinia è classificata tra le allodinie, cioè tra cui disturbi in cui il dolore cutaneo compare in assenza di fattori esterni bene edificabili, o è causato da stimoli generalmente innocui.

La cute appare grigia, tesa, sottile e soprattutto dolente al tatto in zone localizzate o generalizzate. Spesso si ha la sensazione come se pungesse e in rari casi alcune zone sono addirittura intorpidite. Può manifestare prurito. In alcuni casi il fastidio potrebbe coinvolgere anche la zona cervicale. Molto spesso è causa di iperidrosi e caduta anomala.

In quasi tutti i casi, comunque, si segnala un problema di salute dei capelli che accompagna o precede altre situazioni dermatologiche. Lo stress, le tensioni emozionali e l’ansia sono spesso associati alla comparsa di dolore e prurito la testa; questi sintomi, a loro volta, sono spesso concomitanti all’incremento della perdita dei capelli (alopecia da stress).

Come trattarla:

Quando si parla di anomalie del cuoio capelluto si deve prestare sempre molta attenzione ai trattamenti che andiamo a fare.

In questo caso, la cute è dolorante e fastidiosa e si procederà per gradi. Il nostro rituale sarà finalizzato a togliere il dolore e a garantire la detossinazione e l’igienizzazione del cuoio capelluto.

Che cos’è e come riconoscerla:

L’iperidrosi è un’anomalia del cuoio capelluto. Non è altro che una iper attività delle ghiandole sudoripare che riversano il loro prodotto, ossia il sudore, tramite il dotto escretore proprio sulla cute.

Il sudore, insieme al sebo e alle cellule morte dello strato corneo, forma il mantello acido-idro-lipico, importante per la naturale protezione che il nostro corpo attraverso agenti atmosferici batterici. Un aumento o una carenza di sudore comporta la formazione non equilibrata di questo mantello con conseguenti desquamazione, arrossamento e proliferazione batterica di alcuni patogeni.

Come trattarla:

L’iperidrosi va curata con rituali dedicati per ridare equilibrio cuoio capelluto, e con l’aiuto di oli essenziali e di detergenti delicati igienizzanti si dona il giusto equilibrio alle ghiandole sudoripare.

Che cos’è e come riconoscerla:

È un’anomalia cutanea caratterizzata da un rapido appesantimento della cute (capelli grassi), e da un’eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee. Le cause possono essere molteplici, da una sbagliata detersione del cuoio capelluto con prodotti inadeguati e troppo aggressivi, ad una predisposizione genetica. In questi soggetti predisposti geneticamente la ghiandola sebacea tende a produrre molto più sebo del necessario, alterandone la composizione. Si riconosce perché la cute appare pesante già il giorno seguente dello shampoo e la lunghezza dei capelli si sporca poco, a volte tende ad essere addirittura secca. La cute è arrossata e spessa. Spesso si sente un odore sgradevole per l’accumulo di sebo nei follicoli.

Come trattarla:

Nel caso di seborrea viene consigliato un insieme di rituali specifici ricchi di oli essenziali, che grazie alle loro efficaci proprietà ridonano e mantengono inalterato l’equilibrio e lo stato di cute e capelli.

Che cos’è e come riconoscerla:

Il cuoio capelluto è di per sé un organo sensibile: basti pensare che contiene circa 230 recettori per ogni centimetro quadrato. Quindi è facile che si irriti, provochi prurito e si arrossi, fino a diventare dolorante. Ci sono persone a cui persino lo spostamento dei capelli provoca fastidio, e altre che hanno problemi di particolare sensibilità al cuoio capelluto, più delicato rispetto alla norma.

La cute sensibile e dolorante ha bisogno di mantenersi ben idratata e di ricevere i principi attivi in modo progressivo. Non deve essere mai stimolata in eccesso, per non causare una risposta negativa. Si riconosce per maggiore sensibilità al calore, trazione dei capelli o trattamenti chimici che causano dolore pizzicore rossore.

Come trattarla:

La cute sensibile e dolorante viene trattata con rituali estremamente delicati che, grazie alle proprietà emollienti, calmano il dolore, attenuano il rossore e danno una sensazione di freschezza alla cute arrossata e dolorante

Che cos’è e come riconoscerla:

L’alipia è un’anomalia cutanea data da una scarsa secrezione delle ghiandole sebacee.

È un’anomalia cutanea caratterizzata da una scarsa secrezione delle ghiandole che producono sebo (sebacee).

È frequente su persone di età superiore ai i 50 anni.

La cute rimane pulita anche dopo 1-2 settimane dall’ultimo lavaggio; è poco protetta e facilmente aggredibile.

Prima della detersione manifesta finissime scaglie finissime e bianche localizzate o generalizzate, ma a differenza della forfora secca la cute non è spessa. Infatti dopo lo shampoo le squame non sono più evidenti, ma tendono a ricomparire pian piano, quando la cute si asciuga.

Come trattarla:

in questo caso, vengono valutati Rituali a base di acido ialuronico ed oli essenziali che stimolano la produzione di collagene, riattivano la circolazione sanguigna,

Che cos’è e come riconoscerla:

Asteatosi è un anomalia cutanea molto diffusa. Può essere causata da un fattore esterno, come l’uso di phon caldi a stretto contatto con la cute, o da trattamenti che agiscono sulla disgregazione di cheratina, come l’utilizzo di shampoo sgrassanti e aggressivi che possono peggiorare il processo laddove le ghiandole sudoripare e sebacee non producono sufficiente acqua e sebo disidratando il cuoio capelluto.

Il sudore, il sebo, i sali minerali e la Vitamina A a rendono morbida e idratata la cute della nostra testa; la mancanza di due o più di questi fattori porta inevitabilmente alla disidratazione.

Quando il cuoio capelluto è disidratato e si presenta desquamato e a tratti infiammato e pruriginoso ci troviamo di fronte ad un caso di cute disidratata e alipidica .

In questo specifico caso sono coinvolte le ghiandole sebacee, la cui ipoproduzione di sebo provoca gli effetti inversi della seborrea, privando i capelli della loro fisiologica guaina protettiva.

Prima che tutto questo deficit provochi la forfora con il conseguente habitat ideale per i batteri, è meglio agire velocemente ai primi campanelli d’allarme.

Una cute secca disidratata e alipidica ha degli effetti immediate e visibili sui capelli, che risultano essere immediatamente sfibrati, opachi e fragili.

Come trattarla:

il rituale specifico per questa anomalia, prevede una miscela a base di oli essenziali, lozioni lenitive ed emollienti con azione antibatterica.

Che cos’è e come riconoscerla:

La psoriasi del cuoio capelluto è una malattia autoimmune della pelle, interessa adulti e bambini ed è più comune di quel che si pensa.

Il cuoio capelluto è coinvolto nel  45-56% dei casi di psoriasi.

E la psoriasi, malattia infiammatoria cronica della pelle, colpisce circa 125 milioni di persone su scala mondiale.

La sua forma più diffusa, quella a placche, si manifesta con aree arrossate ricoperte da scaglie bianco-argentee.

Come trattarla:

Rituali lenitivi e calmanti a base di aloe ed oli essenziali in grado di spegnere l’infiammazione cutanea e dare il giusto equilibrio al cuoio capelluto.

Che cos’è e come riconoscerla:

La forfora secca è un’anomalia cutanea caratterizzata da una produzione accelerata delle cellule dell’epidermide.

Il cuoio capelluto si presenta ricoperto da un abbondante desquamazione biancastra.

Queste piccole scaglie altro non sono che residui di cellule morte, il cui ricambio avviene più rapidamente. Questo eccessivo sfaldamento, chiamato forfora, è spesso accompagnato da prurito e da un fastidioso effetto neve, accentuato dalla pettinatura e dalla sfruttamento dell’epidermide.

Come trattarla:

Il nostro Rituale per la risoluzione della forfora secca è formato da una miscela di olio e di crema antibatterica, capaci di risolvere il problema della forfora secca e allo stesso tempo lenire il dolore o prurito.

Che cos’è e come riconoscerla:

E’ un’anomalia cutanea che si distingue per le squame di colore giallastro e spesse, con consistenza pastosa, per cui difficilmente cadono scuotendo la testa. Tra le cause che concorrono a determinare questo problema ci sono: predisposizione genetica, squilibri ormonali ed endocrini, stress ed ansia .

La forfora grassa è semplice da riconoscere poiché si notano, già dopo un paio di giorni dallo shampoo, squame grosse e giallognole ben attaccate alla cute e ai capelli.

Come trattarla:

Il nostro Rituale per la risoluzione della forfora grassa è una miscela di oli essenziali e di lozioni capace di risolvere questo problema e allo stesso tempo riequilibrare il cuoio capelluto.

Che cos’è e come riconoscerla:

La dermatite seborroica è una condizione infiammatoria comune delle regioni cutanee ad elevata densità di ghiandole sebacee.

La causa è sconosciuta ma alcune specie di Malassezia, un normale lievito della pelle, giocano un ruolo importante.

I sintomi della dermatite seborroica insorgono gradualmente e in genere la dermatite compare solo come desquamazione diffusa secca o untuosa del cuoio capelluto, con prurito di intensità variabile. Nei casi più gravi compaiono papule squamose di colore rosso-giallastro all’attaccatura dei capelli.

Questa anomalia causa prurito occasionale, forfora e desquamazione untuosa giallastra sul cuoio capelluto, all’inserzione dei capelli, e sul volto.

Come trattarla:

Questa anomalia è alquanto complessa ed i risultati non arrivano in breve tempo, in quanto si richiede una costante visione per monitorare e valutare il rituale migliore per risolvere il problema.