Tipi di Cadute

Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno.

Durante la vita di una persona, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte.

Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica.

Quando fattori di natura fisiologica, psicosomatica, ormonale e ambientale influenzano, il ciclo di vita dei capelli accelera, e si possono manifestare ricambi anomali in qualità e/o quantità.

Per classificare la caduta abbiamo due differenti scale, Classificazione della calvizie nell’uomo scala di Norwood – Hamilton e scala di Ludwig per le donne.

Possiamo vedere nelle due scale che la caduta è differente da uomo donna, ed è per questo che i nostri Rituali avanzati sono differenti tra loro.

Quando parliamo di caduta si deve sempre essere sensibili perché da anni è un tasto dolente per molte persone.

In questa pagina andremo a trattare alcune tra le patologie più ricorrenti che causano una caduta anomala dei capelli.

  • -Effluvio in fase Telogen
  • -Effluvio stagionale
  • -Effluvio in fase Anagen
  • -Alopecia Androgenetica
  • -Alopecia Areata

effluvio: cos'è e come riconoscerlo

Quanti capelli perdiamo in media al giorno?

È normale perdere più capelli in alcuni periodi dell’anno?

Quali sono le cause principali della caduta di capelli? I capelli ricrescono?

Tutte queste domande trovano la loro risposta nel fenomeno dell’effluvio di capelli. Infatti, il termine “effluvio” viene impiegato per indicare una caduta di capelli anomala. Questa perdita di capelli risulta più abbondante del solito e può essere ricondotta a molteplici cause. Per questa ragione, è più corretto parlare di “effluvi” al plurale.

Nello specifico, la distinzione principale da compiere quando si parla di effluvi di capelli è tra il Telogen Effluvium e l’Anagen Effluvium. Vediamo nel dettaglio le differenze per poter rispondere in maniera esaustiva ai quesiti sopra riportati.

effluvio telogen: le caratteristiche

La prima tipologia di effluvio di capelli è l’Effluvio Telogen (o Telogen Effluvium).

Con quest’espressione si fa riferimento ad una caduta abbondante di capelli in fase telogen, ovvero quei capelli giunti al termine del loro ciclo di ricrescita.

Per cui, di solito, si tratta di un fenomeno temporaneo che si risolve nel giro di poco tempo, quando i follicoli produrranno i nuovi capelli.

effluvio telogen: le cause

Il Telogen Effluvio è un fenomeno acuto che segue un episodio emotivamente importante. L’evento può colpire fino a oltre l’80% dei capelli, causando la loro caduta dopo circa 12-14 settimane e protraendosi per pochi mesi. Successivamente, la caduta di capelli si arresta spontaneamente e i capelli iniziano a ricrescere.

Pertanto, una delle cause principali del Telogen Effluvio è un forte stress e/o turbamento emotivo, anche se di breve durata. Questo accade a causa del cortisolo, la sostanza che il nostro corpo produce quando viene sottoposto a un periodo di stress eccessivo e che contribuisce a indebolire il sistema immunitario. Di conseguenza, anche i follicoli piliferi dei capelli sono più deboli e vengono portati prematuramente alla fase Telogen, dove cadono. Tuttavia, anche i capelli persi per stress ricrescono quando il livello di tensione e ansia inizia ad essere ridotto. 

Lo stress non è l’unica causa scatenante del Telogen Effluvio. Di seguito, l’elenco completo delle possibili situazioni che possono portare all’effluvio capelli in fase Telogen:

  • Farmaci e antibiotici
  • Fattori chimici e metalli
  • Interventi chirurgici
  • Fattori ormonali (ipotiroidismo, ipertiroidismo, ipopitutarismo)
  • Alimentazione sbilanciata e/o carenze di vitamine e minerali
  • Gravidanza e, più frequentemente, post-partum e allattamento
  • Trattamenti cosmetici aggressivi

Telogen Effluvium: le differenze tra effluvio acuto ed effluvio cronico

Il Telogen Effluvio quanto dura? Dipende. Il Telogen Effluvium, infatti, si divide a sua volta in due tipologie distinte e, a seconda del tipo, presenta caratteristiche, cause e durata differenti. In particolare, il Telogen Effluvium Acuto è una perdita di capelli tendenzialmente associata a periodi della propria vita particolarmente stressanti. Mentre, l’Effluvio Telogen Cronico è una caduta di capelli più moderata, ma sempre costante del tempo.

Anche nell’effluvio cronico la caduta colpisce i capelli in fase Telogen. Questa condizione riguarda più spesso le donne e la mancata risoluzione spontanea del fenomeno può condurre ad un diradamento diffuso anche molto evidente. 

In caso di effluvio cronico, la ricrescita dei capelli dipenderà dalla causa che l’ha scatenato. Trattandosi di effluvio in fase Telogen, la ricrescita dei capelli persi dopo l’effluvio cronico sarà possibile in molti casi. Dal telogen effluvium cronico si guarisce, ma per farlo è bene rivolgersi ad uno specialista. Solamente dopo un’attenta analisi del caso, sarà possibile individuare la causa e la cura ideale per combattere l’effluvio cronico e favorire la ricrescita capelli.

Effluvio di capelli: l’effluvio stagionale

Improvvisamente tantissimi capelli rimangono intrappolati nella spazzola, li perdi nella doccia e sul cuscino, ti rimangono tra le dita. Prima di allarmarsi eccessivamente, guarda il calendario. Se ti trovi in autunno o primavera, è molto probabile che si tratti di una fisiologica caduta stagionale di capelli, detta anche effluvio stagionale.

L’effluvio stagionale è una particolare forma di telogen effluvio che comporta la caduta di centinaia, talvolta migliaia, di capelli al giorno in particolari periodi dell’anno.

Qual è la durata della caduta capelli stagionale? Qual è il tempo ricrescita capelli? In genere, si tratta di un fenomeno fisiologico e reversibile che si risolve nel giro di qualche settimana, quando ricrescono i capelli. Inoltre, nel fenomeno dell’effluvio dei capelli stagionale, non vi è l’involuzione del capello tipica, ad esempio, dell’alopecia androgenetica. Di conseguenza, come abbiamo visto prima, i capelli che cadono sono capelli in fase Telogen, giunti al termine del loro ciclo di vita, e, per questo, i capelli caduti ricrescono.  

Effluvio stagionale: cause della caduta dei capelli in autunno e primavera

Come spesso accade, il fenomeno dell’effluvio stagionale è causato da più fattori che si combinano tra loro. Tra le principali cause:

  • -Eredità ancestrale del processo di “muta del pelo” tipico dei mammiferi
  • -Cambiamenti ormonali, causati della variazione del ciclo di luce e buio
  • -Influenza del clima e danni dei raggi solari al bulbo del capello

 

Di conseguenza, un’ottima abitudine per prevenire l’effluvio stagionale è quella di proteggersi dal sole in estate. In inverno, invece, la vasocostrizione dovuta al freddo potrebbe contribuire alla caduta primaverile

anagen

Effluvio in anagen: fase anagen breve cause e conseguenze

Talvolta, l’evento stressante che colpisce è di una intensità tale da non permettere al capello di passare alla fase successiva.

In questo caso il capello cade nella fase Anagen, ossia quando è nel pieno del suo ciclo vitale.
Si tratta di un effluvio di molte centinaia o migliaia di capelli al giorno, che si manifesta quasi contemporaneamente all’evento che lo ha provocato.
L’alopecia areata è la manifestazione clinica più frequente dell’Anagen Effluvium.
Tuttavia, anche l’effluvio Anagen è, il più delle volte, reversibile e i capelli persi ricrescono. 

Effluvio capelli Anagen: le cause comuni

Oltre ad un forte stress che scaturisce in alopecia areata, le altre cause di effluvio capelli in fase anagen sono:

  • -Predisposizione genetica ereditaria
  • -Problemi ormonali
  • -Carenze alimentari
  • -Radiazioni (raggi X e raggi Gamma)
  • -Avvelenamenti e agenti tossici

come trattarlo

i programmi si differenziano in base al tipo di caduta in atto.

il tutto viene consigliato dopo un’accurata diagnosi e consulenza con il cliente.

I trattamenti che verranno consigliati saranno veri e propri protocolli da seguire per ottenere il massimo risultato.

  • evidenti perdite di capelli: secondo la gravità si agisce sui capelli che sono pronti a sostituire quelli perduti.
  • caduta nella norma in termini di quantità: in questi casi è importante intervenire sulle funzioni fisiologiche della pelle e della papilla dermica per compensare apportando nutrimento alla base dei capelli (bulbi e papilla dermica). In questi casi si attuano una serie di azioni per allontanare e prevenire il più possibile il peggioramento della qualità dei capelli delle generazioni successive. E’ ideale intervenire con questo programma nei cambi stagionali ed in tutti quei casi dove sono stati manifestati già frequenti episodi di caduta o di crescita poco regolare.
  • lunghezza che cresce in modo irregolare e poco equilibrato: in questo caso l’obiettivo è portare la durata della fase “anagen” ad una durata più lunga. E’ sempre importante intervenire su situazioni di questo genere nella misura adeguata alla gravità, perché il rischio che si può correre è una progressiva manifestarsi di zone che potrebbero rimanere con capelli molto fini e corti.

Alopecia Androgenetica: che cos'è e come riconoscerla

L’alopecia androgenetica è una delle tipologie di perdita di capelli più diffuse: interessa infatti circa il 70% degli uomini e oltre il 40% delle donne. Generalmente negli uomini inizia a manifestarsi in sordina intorno ai 18-20 anni, ma di solito diventa evidente dopo i 24-28 anni fino ai 35-40, dopo di che tende a stabilizzarsi; nelle donne solitamente invece inizia in concomitanza alla menopausa, ma in alcuni casi può presentarsi in età fertile.

Le cause possono essere molte, tra queste gli ormoni androgeni o una predisposizione ereditaria.

Questa anomalia è caratterizzata dalla lenta e progressiva miniaturizzazione dei follicoli piliferi presenti sul cuoio capelluto e quindi dei capelli da essi prodotti, che diventano sempre più sottili, corti e depigmentati.

La calvizie non deriva quindi dal numero di capelli che cadono, ma dal fatto che molti di essi vengono sostituti da capelli meno forti.

I follicoli piliferi sono resi sempre più piccoli e superficiali dall’azione del DHT, di conseguenza anche i capelli subiranno la stessa sorte e saranno sempre più sottili e depigmentati fino a che il follicolo cesserà completamente la sua attività e non produrrà più capelli. Per questo motivo con l’andare del tempo si avrà una scopertura e una maggiore visibilità del cuoio capelluto.

alopecia

Recenti ricerche hanno evidenziato che un gene in particolare ha un ruolo importantissimo nell’alopecia androgenetica: si tratta del gene AR.
Le sue mutazioni causano l’aumento dell’attività dei recettori dell’ormone androgeno all’interno dei follicoli.
È la 5alfa-reduttasi di tipo II l’isoenzima alla base della comparsa della calvizie.

La calvizie non è causata, come si crede erroneamente, dalla presenza eccessiva di ormoni androgeni e da alti livelli di testosterone, ma è dovuta alla concentrazione a livello dell’unità pilosebacea degli enzimi necessari a convertire gli androgeni deboli in androgeni più potenti.

Gli ormoni androgeni vengono convertiti dall’enzima 5alfa reduttasi in una forma più attiva detta diidrotestosterone (DHT), che causa la miniaturizzazione del bulbo pilifero e dei capelli. La miniaturizzazione dei capelli può essere il preludio di una loro scomparsa definitiva, ma con un intervento tempestivo si può prevenire la completa atrofizzazione del follicolo e recuperare la capigliatura.

come trattarla

Con i nostri programmi avanzati è possibile intervenire con risultati estremamente soddisfacenti nei livelli di manifestazione: 1°, 2°, 3° di Hamilton – Norwood e 1° di Ludving, e con obiettivo di conservazione nei livelli successivi.

I nostri programmi di cura sono in grado di fermare il processo di miniaturizzazione e di aiutare il capello a crescere di diametro e qualità, rendendo la caduta il più fisiologico possibile.

Questo fattore è possibile perché si crea un forte rallentamento dell’attività dell’enzima 5-alfa reduttasi. In questo modo l’attività del “DHT” tornerà normalizzata e la crescita dei capelli sarà nettamente migliorata.

alopecia areata: cos'è e come riconoscerla

L’Alopecia Areata è una caduta localizzata dei capelli, generalmente a chiazze, ed è dovuta ad anomalie nel ciclo di crescita del pelo/capello. La causa è ancora sconosciuta, ma l’associazione con altre malattie autoimmuni (vitiligine, tiroidite di Hashimoto), fa ipotizzare un processo autoimmunitario contro il bulbo pilifero. Può peggiorare con lo stress emotivo. É più frequente nei bambini e nei giovani adulti.

Le chiazze sono ben delimitate e ne possono comparire di nuove, mentre altre si risolvono. Le chiazze non sono dolorose né pruriginose e alcune possono presentare una ricrescita spontanea dei capelli.

Esistono due tipi di alopecia areata che sono più rare: l’alopecia areata totale, con la caduta di tutti i capelli, e l’alopecia areata universale, con la perdita di tutti i capelli e dei peli del corpo (sopracciglia, ciglia, barba, etc).

alopecia areata: come trattarla

Dopo un’accurata diagnosi verrà consigliato un programma avanzato che, assieme ad oli essenziali ed estratti vegetali, permette di mantenere ben irrorata e disinfiammata la zona, per garantire un mantenimento del microcircolo nelle zone interessate; in contemporanea si interviene con trattamenti stimolanti per la crescita dei capelli. Gli stessi fattori saranno molto utili nel momento in cui i capelli cominceranno a ricrescere.